Philippe Meirieu è autore di numerosi libri tradotti in tutto il mondo. Ha insegnato in quasi tutti gli ordini di scuola. Ha guidato molte ricerche sulla scuola e partecipato all’elaborazione di importanti riforme in Francia. Ha anche operato assiduamente nella formazione iniziale e in servizio degli insegnanti. Oggi è professore emerito di Scienze dell’Educazione all’Università Lumière Lyon II.


Philippe Meirieu ha curato 26 brevi film documentari dedicati ad altrettante figure del mondo dell'educazione. Sono visibili al link qui sotto.

Al link qui sotto si può vedere un film realizzato dal regista Thierry Kubler sulle idee e sull'impegno educativo di Philippe Meirieu.

 

 Il Giornale Italiano di Ricerca Educativa ha pubblicato la trascrizione in italiano di un intervento in video di Philippe Meirieu al Seminario SIRD (Società Italiana di Ricerca Didattica) per i dottorandi (2020). Philippe Meirieu riprende i temi trattati nel suo libro, "Una scuola per l’emancipazione" e anticipa alcuni temi del suo libro di prossima uscita in italiano presso l'editore Armando (Quale educazione per salvare la democrazia? Titolo originale: Ce que peut encore l'école pour la démocratie) italiano dell'intervento al link qui sotto. 

Il pensiero e l'azione di Philippe Meirieu

Qui sotto il link a una trasmissione della televisione pubblica argentina dedicata a Philippe Meirieu (spagnolo).

 

Epistemologia della pedagogia

In questo articolo, che riprende la prefazione della prima edizione francese del suo Faire l'École, faire la classe (Fare la Scuola, fare scuola  nella traduzione italiana pubblicata da Franco Angeli: https://www.francoangeli.it/Ricerca/Scheda_libro.aspx?codicelibro=1108.13), Philippe Meirieu descrive l'evoluzione del suo percorso di ricerca:  da un'idea  costruita su convinzioni in gran parte  mutuate dai metodi attivi, dall’Educazione Nuova, dal costruttivismo piagetiano e dalla pedagogia differenziata  ad un modo di pensare che si fonda sull'analisi dei discorsi pedagogici nel tentativo di comprendere come sono stati costruiti, la loro portata e il loro contributo. Di qui la necessità di  riabilitare a tutti i livelli (formazione iniziale e in servizio degli insegnanti e degli educatori) i testi del patrimonio pedagogico e riproporli per uno studio rigoroso. La traduzione è mia su autorizzazione dell'autore. 

Nella conversazione con Reginaldo Palermo che potete vedere qui sotto presento il percorso personale e professionale di Philippe Meirieu in vista dell'incontro che si è tenuta ad Ivrea (TO) il 26 settembre 2022. Nei giorni precedenti Philippe Meirieu è stato in Sardegna per partecipare a due incontri organizzati dal gruppo "Il cambiamento nasce da dentro" (v. interventi-in-video-e-audio). 

Sulla valutazione

Qui sotto potete leggere e scaricare un testo di Philippe Meirieu sulla valutazione. Il testo è la riproduzione scritta del suo intervento al convegno La folie de l’évaluation organizzato dal Mouvement contre la constante macabre (Parigi, 25/11/2021). Il titolo del Convegno riprende quello del libro di André Antibi (La folie de l'évaluation, Math’Adore, 2021). Ringrazio Philippe Meirieu per avere approvato la pubblicazione di questo contributo.

La fede dei miscredenti

 Il testo che riproduco qui sotto nella traduzione italiana è la prefazione di Philippe Meirieu al libro “Relever les defis de l’Éducation Nouvelle” (Chronique sociale, 2009), un volume collettaneo curato Odette e Michel Neumayer (Gruppo Francese dell’Educazione Nuova) ed Etiennette Velas (Gruppo dell’Educazione Nuova della Svizzera romanza). I 45 autori che hanno partecipato alla pubblicazione partono da una domanda: l’Educazione Nuova può considerarsi di attualità? I contributi degli educatori del XX secolo sono utili in vista delle sfide che abbiamo di fronte con l’evoluzione dei sistemi educativi e della formazione, nella vita sociale e collettiva?

Educare alla cittadinanza oggi: perché? Come?

Qui sotto potete vedere e ascoltare l'incontro con Philippe Meirieu  organizzato dal gruppo "Il cambiamento nasce da  dentro"  che opera in Sardegna con il coordinamento di Enrico Ena. L'incontro si è svolto il 21 maggio 2021.  L'intervento di Philippe Meirieu si è svolto con la mia traduzione simultanea in italiano.

 «Il mondo di oggi ha di fronte a sé alcune sfide importanti: bisogna lottare sia contro l’individualismo sia contro il comunitarismo, rendere tutti capaci di “pensare con la propria testa” e, nello stesso tempo, costruire “il bene comune”. Si tratta di due esigenze essenziali per permettere la costruzione di autentiche democrazie e un mondo più giusto. Esse richiedono un’educazione alla cittadinanza che coinvolga tutti gli attori dell’educazione e la scuola in modo particolare. Ci chiederemo ciò che gli insegnanti possono fare per esercitare pienamente il loro ruolo in questo campo».

PHILIPPE MEIRIEU

 

Qui sotto potete vedere e ascoltare l'incontro con Philippe Meirieu che si è tenuto il 14.4.2021. L'incontro è stato organizzato dall'editore Armando che ha pubblicato nel 2020 il suo libro Una scuola per l'emancipazione. L'intervento di Philippe Meirieu si è svolto con la mia traduzione simultanea in italiano.

Tema dell'incontro:  quale educazione per affrontare le sfide del mondo attuale e preparare quello di domani?


 

Lo scrittore e docente  DANIELE DELL’AGNOLA affronta i temi del rientro a scuola partendo da un racconto e invitando alla lettura di Philippe Meirieu.  L'articolo (v. sotto) si intitola Mode e nostalgie della scuola (Invito alla lettura di Meirieu), in «Corriere del Ticino - Quotidiano indipendente della Svizzera italiana», Lugano, Numero 194, 26.08.2020, p. 22 .

Interviste a Philippe  Meirieu

La prima intervista è stata concessa  a Gianfranco Brevetto della Rivista online Exagere. La seconda intervista   è stata realizzata da  Francesco Mannoni (Gazzetta di Parma e Giornale di Brescia). La terza intervista è stata concessa alla rivista Alternatives economiques nel maggio 2020 e affronta  i problemi della scuola messi in evidenza dalla pandemia  del Covid 19.

Le prime  due interviste  sono state realizzate  in occasione dell’uscita in Italia dell’ultimo libro di Philippe Meirieu, Una scuola per l’emancipazione (Armando, 2020). Pubblico qui sotto il testo integrale. Ringrazio Francesco Mannoni e le Direzioni dei quotidiani per la gentile concessione di pubblicare l'intervista.

Philippe Meirieu, Una scuola per l’emancipazione. Libera dalle nostalgie dei vecchi metodi e da suggestioni alla  moda, Roma Armando, 2020 (traduzione e cura di Enrico Bottero).

La scuola può essere un luogo di emancipazione? Sì, secondo Philippe Meirieu, ma solo se si propone di formare persone capaci di resistere all’onnipotenza pulsionale, di pensare da sole e di impegnarsi nella costruzione democratica del bene comune. Nella prima parte del libro l’autore spiega perché rifiuta sia la nostalgia dell’autorità verticale e dei vecchi metodi sia l’ingenuo spontaneismo dei fautori delle “scuole alternative”, due opposte tendenze oggi molto presenti nel dibattito pubblico. Nella seconda parte Meirieu affronta questioni centrali su cui oggi sono impegnati gli attori dell’educazione: quali finalità formative nella scuola? Quali conoscenze utilizzare per raggiungere le finalità? Qual è il ruolo delle neuroscienze? Come formare all’attenzione? Come costruire e praticare una valutazione esigente? Come costruire il senso del gruppo per formare alla cittadinanza? Un libro per insegnanti, genitori, educatori, amministratori pubblici e per tutti i cittadini interessati a una scuola che mantenga la sua promessa di giustizia e di solidarietà.

Casa editrice  Armando (libro di Philippe Meirieu) :  https://www.armandoeditore.it/catalogo/una-scuola-per-lemancipazione/

Qui sotto l'indice del volume. Più sotto il link ad un'intervista a Philippe Meirieu sul libro.

Il libro è acquistabile anche in formato ebook su https://www.ibs.it/scuola-per-emancipazione-libera-dalle-ebook-philippe-meirieu/e/9788869927645 o su  https://www.libreriauniversitaria.it/ricerca/query/philippe+meirieu/reparto/tutti  e su   https://www.hoepli.it/cerca/libri.aspx?query=PHILIPPE+MEIRIEU&filterCategoryPathROOT=


A questo link si può leggere  un   articolo di Vincenzo Sorella   pubblicato   su Doppiozero.L'autore discute del  libro di Philippe Meirieu     e   dei problemi sorti con l'emergenza coronavirus:

 https://www.doppiozero.com/materiali/una-scuola-lemancipazione?fbclid=IwAR0O6ulw0uW6xUR6MMexia8ne9w0mkA-45wFI2xSY7FpA_BWF-gb3QLScOY


A questo link si può leggere la recensione al volume di

Mariateresa Muraca pubblicata su Educazione Aperta:

http://educazioneaperta.it/archives/2636

UNA SCUOLA CHE EMANCIPI LE PERSONE PER RISPONDERE ALLE SFIDE EDUCATIVE DI OGGI

Qui sotto due interventi in in video di Philippe Meirieu su suo libro Una scuola per l'emancipazione.  Il primo intervento si è svolto nel corso del  XIV SEMINARIO SIRD “La ricerca nelle scuole di dottorato in Italia. Dottorandi, dottori e docenti a confronto” (11 giugno 2020). Il video si trova sul canale you tube della SIRD (Società Italiana di Ricerca Didattica). 

Il secondo intervento si trova sul sito della rivista EDUCAZIONE APERTA.  Entrambi gli interventi sono sottotitolati in italiano.

LA PEDAGOGIA MONTESSORI IN FRANCIA

L'articolo qui sotto è un dialogo tra me e Philippe Meirieu sulla pedagogia Montessori in Francia. L'articolo è stato pubblicato sulla Rivista Infanzia, n. 4/2018. Il numero della Rivista contiene un focus su Montessori internazionale curato da Vanna Gherardi (Università di Bologna).  La conversazione tra me e Philippe Meirieu si è svolta in lingua francese. La traduzione italiana è mia. La versione originale francese è disponibile all’indirizzo http://www.meirieu.com/ACTUALITE/Montessori-en-France-bottero-meirieu.pdf.  

 
 

 EDUCAZIONE, DIRITTO DEI BAMBINI, DOVERE DEGLI ADULTI

In una conferenza tenuta all'UNESCO Philippe Meirieu affronta il tema dei diritti dei bambini alla luce  degli scritti e della attività di Janusz Korczak, il medico educatore ebreo-polacco. Qui sotto un documento che comprende un estratto della conferenza e alcuni brani tratti da libri di Meirieu. La scelta, la traduzione e l'adattamento dei testi sono di Emanuela Cocever.

 

DALLA PEDAGOGIA BANCARIA  ALLA PEDAGOGIA DEL CAPOLAVORO 

L'adolescente di oggi è vicino alla cultura della società ma lontano dalla cultura della scuola. Il liceo dovrebbe diventare un luogo di lavoro individuale e collettivo per gli allievi  in cui non prevale la pedagogia bancaria. (conoscenza in cambio

di un voto).

 

CLASSIFICARE O EDUCARE:  SI DEVE SCEGLIERE?

Non è possibile vivere in società senza utilizzare categorie (gruppi, classi, patologie, ecc.). Come lavorare in istituzioni il cui paradigma organizzativo è fondato sulla classificazione evitando però di collocare definitivamente gli esseri umani in queste classi?  La pedagogia cerca i modi per "dare un nome" senza selezionare ed escludere.  Ad esempio, affrontando la questione del desiderio (l' impensato nelle istituzioni). Ciò vuol dire farsi delle domande: come mobilitare gli allievi? Come   costruire luoghi e tempi strutturati preparati da rituali  per proteggere i soggetti dalle "minacce", dai loro stessi impulsi? Come valutare evitando la persecuzione della misura?  Questi i temi cruciali affrontati da Philippe Meirieu nell'intervento che potete leggere qui sotto.

PHILIPPE MEIRIEU SU CELESTIN FREINET

In occasione di un incontro su Freinet tenutosi a Vallouise (Francia  il 6/5/2019) Philippe Meirieu ha rilasciato una breve intervista in cui delinea il profilo di Célestin ed Elise Freinet e il loro ruolo nel rinnovamento della pedagogia.

 

LA SCUOLA TRA SAPERI, COMPETENZE E DISCIPLINE

Qui sotto il link all'articolo pubblicato su "Cooperazione Educativa, n.4/2018. L'articolo è un dialogo tra me e Philippe Meirieu su una questione centrale nell'insegnamento: il rapporto tra la competenza e i saperi. L'articolo è stata l'occasione per chiarire l'ambivalenza del concetto di competenza (di qui gli aspri dibattiti tra i pro  e i contro) oltre che per discutere di pedagogia dei prerequisiti, del concetto di "sapere", di cosa vuol dire entrare nel mondo simbolico della scrittura, della pedagogia tradizionale 

(oggi ulteriormente alimentata dall'ideologia liberista che vede nella concorrenza e non nella cooperazione il motore di ogni progresso).



DELLA PEDAGOGIA COME UTOPIA

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la pedagogia non è compatibile con le utopie. Le utopie disegnate nella storia sono società chiuse in cui prevalgono la chiusura, la fissità, la gerarchia. Sono "società del controllo" (Deleuze). La pedagogia, al contrario, è accompagnamento, sviluppo, rifiuto di ogni fatalismo e perfezione cristallizzata. Qui sotto la bella analisi di Philippe Meirieu.

Ringrazio Antonio Fiscarelli per aver lavorato alla traduzione dell'articolo.

 

PER UNA PEDAGOGIA DELLA SCUOLA

 Qui sotto si può vedere un video dell'incontro che si è tenuto con Philippe Meirieu  presso l'Università LUMSA (sede di Roma) il giorno 10 ottobre 2018. Più sotto le slides che ha utilizzato e l'intervista in video che ha concesso a  RAI SCUOLA lo stesso giorno. Infine, il testo scritto della stessa intervista.  Le interviste in video sono sottotitolate in  italiano.

LA PEDAGOGIA MONTESSORIANA IN FRANCIA

Al link qui sotto potete leggere la versione originale francese della conversazione tra Enrico Bottero e Philippe Meirieu sulla pedagogia montessoriana in Francia. Nell'articolo si discute anche  delle convergenze  e delle differenze  tra Maria Montessori e Célestin Freinet. L'articolo è stato pubblicato in italiano sul n.4/2018 della Rivista Infanzia dedicato a Maria Montessori  nel mondo.

 

La scuola tra saperi, competenze e discipline


Qui sotto la versione originale francese del dialogo tra Enrico Bottero e Philippe Meirieu  sul concetto di competenza e sul suo rapporto con i saperi. Questi ultimi nella scuola sono spesso declinati come "discipline".   I saperi generalmente trasmessi a scuola, infatti, sono saperi proposizionali, cioè un insieme di saperi espressi attraverso semplici contenuti (in molti casi privi di significato per l’allievo). Di qui la necessità di rivalorizzarli.

La versione italiana dell'articolo è pubblicata sul n. 4/2018 della Rivista Cooperazione Educativa (.v. sopra).
 

COSTRUIRE A SCUOLA IL SENSO DEL COLLETTIVO

Nell'articolo qui sotto, scritto dopo gli attentati di Parigi del 2015, Philippe Meirieu affronta un tema centrale  per la scuola di oggi:  promuovere la formazione di gruppi che non si limitino a "vivere insieme" ma che, attraverso il "fare insieme" (di qui l'importanza del progetto e del lavoro di gruppo),   facciano propria  una concezione democratica dell’autorità fondata sull’assunzione di responsabilità di ciascuno (allievi, insegnanti, genitori).

EDUCAZIONE E TERRORISMO

Qui sotto le slides dell'intervento che Philippe Meirieu ha tenuto a Milano il 7 giugno 2018 al Convegno su EDUCAZIONE E  TERRORISMO organizzato dal Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione dell'Università Bicocca.

USCIRE DALLA CARICATURA: NON BASTA DICHIARARSI ALTERNATIVI PER ESSERE PROGRESSISTI

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un proliferare di iniziative che genericamente possiamo chiamare “scuole alternative". Nell'articolo qui sotto Philippe Meirieu indaga le ambivalenze di queste scuole, pone alcune condizioni per una valutazione positiva delle loro esperienze e rifiuta l'istituzione di un doppio canale (scuole innovative, scuole tradizionali) all'interno del sistema di istruzione francese.

 

Philippe Meirieu, Pedagogia. Dai luoghi comuni ai concetti chiave, Aracne, Roma, 2018. 

(a cura di Enrico Bottero)

 Le discussioni sui problemi dell’educazione e dell’insegnamento  hanno spesso per oggetto dei “luoghi comuni”. Oggi questi “luoghi comuni” sono raramente indagati in modo approfondito. Dietro un’unanimità di facciata con cui si esaltano i metodi attivi e la libertà del ragazzo, si nascondono spesso teorie e pratiche contraddittorie il cui scopo principale è il marketing di nuovi "prodotti" pedagogici.  Per questo non si racconta la loro storia né quali diverse interpretazioni si celano dietro alcuni slogan. Philippe Meirieu parte da lì per riprendere  in modo efficace i temi di fondo della pedagogia e della didattica più innovative: il significato dei metodi attivi, la motivazione, l’individualizzazione, il rispetto dell’educando, l’educazione alla libertà. Questi principi educativi si sono affermati nella stagione dell’Educazione nuova e dei metodi attivi.  I principi sono  spesso diventati “luoghi comuni” anche tra gli innovatori allo scopo di alimentare quel "focolaio mitologico" che li ha aiutati a perseverare nei momenti difficili. Oggi non bisogna lasciare che le pedagogie innovative che si ispirano all’Educazione nuova e ai metodi attivi navighino a vista, dimenticando che spesso compensano le loro insufficienze teoriche con il carisma dei loro promotori e l’abnegazione dei loro sostenitori. Dietro l'angolo c'è il rischio di  oscurare i concetti chiave a vantaggio di pure operazioni commerciali, oggi ben più pervasive degli slogan originari. Penso, ad esempio,  alle scuole private che vantano un generico  riferimento ai metodi attivi per acquisire utenti o a  pubblicisti (a volte si tratta anche di insegnanti!) che, fiutando le attese di una società  sempre più individualizzata, scrivono libri tanto attraenti quanto semplificatori destinati al grande pubblico (sul tema v. la Prefazione di Philippe Meirieu all'edizione argentina del volume). È importante, invece, dissipare gli equivoci e mettere in luce le confusioni. Il libro è l’occasione per chiarire concetti e pratiche degli esponenti principali dell’Educazione nuova, da Parkhurst a Kilpatrick, da Demolins a Claparède, da Montessori a  Freinet, da Korczak a  Makarenko, non per fare della semplice ricostruzione storica ma perché, attraverso quel patrimonio di idee ed esperienze, oggi poco conosciuto e quasi assente dai programmi di formazione di educatori ed insegnanti, si possono affrontare i temi e le contraddizioni dell’educazione di oggi. È il compito che Meirieu si è dato con questo libro: aiutare l’educatore e l’insegnante a comprendere le sfide  che stanno dietro i “luoghi comuni”, offrir loro le armi del mestiere e i “concetti chiave” per poter condurre nel modo migliore l’attività pedagogica e didattica.



Qui sotto la prefazione all'edizione argentina del volume e il link alle edizioni Aracne per poterlo acquistare. Il volume è acquistabile anche presso le librerie convenzionate (vedi link)

 

Qui potete scaricare le slides degli interventi che Philippe Meirieu ha tenuto a Piacenza il 27/2/2018 (Educare all'autonomia) e a Bologna il 28/2/2018 (Pedagogia. Luoghi comuni, paradigmi e sfide attuali). Le slides sono in italiano. Inoltre,  su you tube è disponibile un video dell'incontro che si è tenuto a Piacenza (con un intervista a Philippe Meirieu)

 
 


Foto dell'incontro con Philippe Meirieu che  si è tenuto il 28 febbraio 2018 presso l'Università di Bologna. 

Philippe Meirieu è insieme a Vanna Gherardi (docente di  Metodologie e didattiche attive) e Enrico Bottero (traduttore e curatore del volume "Pedagogia.Dai luoghi comuni ai concetti chiave").


 

Qui a fianco potete scaricare le slides degli interventi che Philippe Meirieu ha tenuto rispettivamente a Padova e a Pescara nel mese di marzo 2018. L'intervento di Padova (La rivoluzione culturale del Sessantotto: interpretazioni miti, modelli, frontiere) è stato svolto in occasione del Convegno internazionale  Il Sessantotto: passioni, ragioni, illusioni organizzato dalla locale Università. L'intervento di Pescara (Il piacere di apprendere e insegnare al centro dell'azione pedagogica) è stato svolto in occasione di un incontro  organizzato dall'editrice Giunti. Il tema  dell'intervento è anche l'oggetto del volume collettaneo Il piacere di apprendere, curato da Philippe Meirieu e pubblicato in Italia da Giunti Lisciani (2016).

 

Philippe Meirieu, Fare la Scuola, fare scuola. Democrazia e pedagogia, Franco Angeli, Milano, 2015.

Fare la Scuola, fare scuola.Democrazia e pedagogia  si rivolge prima di tutto agli insegnanti in servizio e in formazione iniziale. Ad essi offre spunti di lavoro, orientamenti di metodo e preziosi riferimenti al patrimonio pedagogico. È rivolto anche ai formatori e ai consulenti, per i quali può costituire un prezioso strumento di lavoro grazie alla presenza di schede e proposte di attività con i docenti. Uno strumento agile, dunque,  che può essere utilizzato  in tutto o in parte a seconda delle domande e dei bisogni presenti in uno specifico contesto scolastico. Non un libro operativo come ce ne sono tanti,  ma un prezioso documento  frutto  della profonda riflessione e dell’esperienza di uno dei più importanti pedagogisti francesi.

 Altri strumenti oltre a quelli presenti qui e nel volume sono disponibili in francese e scaricabili gratuitamente sul  suo sito. V. link qui sotto. 

 

Ai link qui sotto è possibile scaricare  una brochure sul volume (con l’indice), un’ anteprima generale (Prefazione e indice completo) e un’anteprima di tre schede di lavoro sui temi trattati nel volume:

Sul sito di RAISCUOLA potete ascoltare una mia intervista in video sul libro di Philippe Meirieu Fare la Scuola, fare scuola. A questo link:

INCONTRI IN ITALIA CON PHILIPPE MEIRIEU

Presso l’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze dell’Educazione il 9 e 10 maggio 2016 si  è tenuta una serie di incontri con Philippe Meirieu. Le giornate sono  state dedicate ad Alain Goussot, recentemente scomparso. L’incontro conclusivo si è svolto  il 10 maggio pomeriggio. All’incontro ho partecipato anch’io in qualità di curatore della traduzione del volume.  V. immagini qui sotto:

 

Nel documento qui sotto (in francese) André Glardon (Svizzera) ha fatto una bella sintesi di  Fare la Scuola, fare scuola (Faire l'Ecole, faire la classe)  di Philippe Meirieu.

 

Qui sotto  si possono  scaricare alcuni articoli  di Philippe Meirieu I testi sono utili strumenti per le attività di formazione suggerite  nel volume. I testi originali  sono pubblicati sul sito www.meirieu.com. La traduzione è mia su concessione dell’autore.

La pedagogia e il digitale

Il testo di Philippe Meirieu presentato qui sotto fa parte del  volume collettaneo L’école, le numérique et la société qui vient (Mille et une nuits, Paris, 2012). Il tema è di grande attualità e importanza: la sfida del digitale per la scuola e i sistemi formativi. Philippe Meirieu, riprendendo alcune analisi di Bernard Stiegler, parte dal presupposto secondo cui ogni tecnica inventata dall’uomo nella sua storia per oggettivare la  memoria orale sia ciò che i Greci chiamavano pharmakon, ovvero  possa essere sia rimedio che veleno. Perché il digitale possa svolgere un ruolo positivo nell’educazione e nello sviluppo del pensiero sono necessarie alcune condizioni. Meirieu le prende in esame in questo testo.

 

Pensare e organizzare la classe

In questo documento Philippe Meirieu  analizza il funzionamento della classe scolastica e mette in evidenza come essa si trovi al centro di molte tensioni e di vere e proprie contraddizioni. Si cerca quindi di individuare le modalità per affrontare  queste contraddizioni   con l’azione educativa e le scelte organizzative:

 

L’insegnante come “servitore pubblico”


Nelle nostre società democratiche l’autorità tradizionale dell’insegnante è entrata in crisi. Senza cedere a inutili nostalgie passatiste, si tratta di costruire una nuova forma di verticalità che possa fondare l’autorità dell’insegnante nella società attuale. Nell’articolo che segue, Philippe Meirieu indaga quello che potrebbe essere  il nuovo ruolo dell’insegnante come attore di un “servizio pubblico educativo”.  ”In una scuola degna di questo nome – scrive Meirieu – un insegnante trova la sua legittimazione in quanto è un  ‘servitore pubblico’:  non perché debba obbedire al pubblico a cui insegna, ma perché deve permettere all’allievo di passare dallo ‘spazio privato’  allo ‘spazio pubblico’,  dall’egocentrismo infantile e familiare  alla comprensione di altri universi e di altri linguaggi, dal ‘credere’, che appartiene al campo personale e della sua comunità, al ‘sapere’, che si colloca invece all’interno di un processo di validazione e universalizzazione delle conoscenze. In questo senso, essere al servizio del pubblico significa contribuire alla costruzione della polis,  permettere alle persone di inserirsi in un collettivo  senza che per questo  debbano rinunciare alla loro identità”:

 

La scuola tra la pressione consumista e l’irresponsabilità sociale


Secondo Philippe Meirieu  oggi siamo prigionieri di un’opposizione  non semplice e di cui non è affatto  facile liberarsi: la pressione consumistica da un lato e l’irresponsabilità sociale dall’altro. Tra queste due tendenze la scelta non è sempre facile. nella seconda parte del testo si richiama l’opposizione tra la scuola “servizio” e la scuola “istituzione”. Infine, si riprendono   i fattori di crisi della scuola come istituzione. In conclusione,  si cerca di mettere in evidenza come, per fondare la scuola come istituzione, sia necessario reinventare un bene comune:

 

Principi per un’educazione democratica


Nella nostra società, l’educazione è sostanzialmente e prima di tutto educazione alla democrazia. Nel documento che segue Philippe Meirieu elenca una serie di principi per realizzare un’educazione democratica:

 

A proposito di competenze

In questo articolo Philippe Meirieu  analizza il concetto di competenza nei suoi diversi aspetti e sfumature fino a individuarne le implicazioni didattiche:

 

SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMA SCUOLA


In questo articolo pubblicato in due puntate successive sulla rivista “Infanzia” (n. 5 e 6 2009),  Philippe Meirieu tocca alcuni basilari temi educativi: la dialettica continuità / discontinuità nella crescita del bambino, il rapporto tra ruolo dello sviluppo endogeno e ruolo degli interventi educativi esterni (con il rischio, di stretta attualità, di una separazione delle conoscenze tecniche dallo sviluppo globale della persona), lo stretto rapporto esistente tra apprendimenti di tipo cognitivo e rituali di vita collettiva (il “vivere insieme”), la questione della disciplina (oggi di particolare attualità sia in Francia che in Italia), la crescita del soggetto in rapporto alla conquista della padronanza di sé:

 

CON LA SCUOLA PER LA DIGNITA’

(testo a cura di Michele Mainardi e Adolfo Tomasini)

Incontro con Philippe Meirieu e Jean Pierre Pourtois

Partendo dagli atti delle giornate circondariali tenutesi a Locarno il 18 e il 19 agosto 1997 sul tema «Fare scuola: un affare di tutti», questa pubblicazione sviluppa uno specifico itinerario, con lo sguardo rivolto ad una scuola dove si accolga la diversità di ognuno, la si riconosca e la si rispetti, entro i limiti della vicendevole osservanza delle leggi e dei valori culturali fondamentali, allo scopo di garantire la legittimazione della differenza e della sua espressione democratica nella società.

 

INTERVISTE E CONFERENZE IN VIDEO

Qui sotto i link a 

- Conferenza di Philippe Meirieu a Creteil su ” Il piacere di apprendere”

- Conferenza di Philippe Meirieu sul tema “Dal ragazzo consumatore al ragazzo cittadino: quale educazione”

-   Intervento in video di Philippe Meirieu sulle sfide dell’educazione in una società democratica (il rischio dell’individualismo  e la costruzione del bene comune a scuola)

-   26 brevi film (L'Education en question) con cui Philippe Meirieu ci guida alla conoscenza di altrettante importanti figure della storia dell'educazione: Comenio, Itard, Pestalozzi, Giovanni Bosco, Jacotot, Tolstoi, Robin, Kergomard, Kerchensteiner, Tagore, Alain, Montessori, Korczak, Decroly, Claparède, Cousinet, Thierry, Makarenko, Neill, Tortel, Freinet, Rogers, Dolto, Oury, Freire, Illich.In ogni film si entra nell'opera di un grande educatore, si vede il lavoro di insegnanti ed allievi e ci si interroga sulle sue principali sfide educative. Strumento di informazione, di cultura, di riflessione, ogni film può anche essere un utile mezzo per la formazione nell'ambito di una riflessione individuale o di gruppo. 


 

Pubblicazioni di Philippe Meirieu

Nel documento scaricabile qui sotto un elenco delle pubblicazioni di Philippe Meirieu in edizione originale (francese).

In Italiano sono disponibili i seguenti volumi:

Pedagogia: il dovere di resistere, Edizioni del Rosone, Foggia, 2013.

Lettera agli adulti sui bambini di oggi, Junior,  Bergamo, 2011.

Korczak, Perché vivano i bambini, Junior, Bergamo, 2014.

Frankenstein educatore, Junior, Bergamo,2013.

Fare la Scuola, fare scuola. Democrazia e pedagogia, Franco Angeli, Milano, 2015 (traduzione e cura di Enrico Bottero).

Pedagogia. Dai luoghi comuni ai  concetti chiave, Edizioni Aracne, Roma, 2018 (traduzione e cura di Enrico Bottero).

Una scuola per l'emancipazione.Libera dalle nostalgie dei vecchi metodi e da suggestioni alla moda, Armando, Roma, 2020. 


Con altri autori:

Il piacere di apprendere, Giunti e Lisciani, Teramo, 2016

Quarta di copertina

Come si può insegnare a chi non ha voglia di apprendere? Come si fa a infondere il gusto di imparare? La trasmissione del sapere è fragile, spesso aleatoria, e l'apprendimento, sì, proprio l'apprendimento, è talvolta ingrato e pieno di trappole. Ecco perché per suscitare il desiderio di apprendere è necessario far accedere alunni e studenti alla gioia del comprendere, la gioia essenziale di "tutta l'educazione". Bisogna cioè collocare il piacere nel cuore dell'apprendimento e "lungo tutto l'arco della vita". In questo libro manifesto, Philippe Meirieu ha invitato dodici personalità impegnate e appassionate come lui, con l'obiettivo di difendere il valore a cui tiene di più: il piacere di apprendere.